di Roberto Valentini
Un film da non perdere: Frantz. Un melò emozionante ,intenso e raffinato con un’ ambientazione perfetta che si coglie anche nei più piccoli particolari, con un bianco e nero luminoso e un colore che , a tratti, invade la realtà e ti accompagna nei flashback. Atto d’accusa contro la guerra e il patriottismo esagerato che divide i popoli. Siamo nel 1919 , in un piccolo villaggio tedesco : la Germania è stata sconfitta e una giovane donna Anna ( la bravissima Paula Beer ) si reca sulla tomba del suo fidanzato Frantz dove trova un giovane francese il misterioso Adrien che piange la morte del suo coetaneo tedesco. Tra i due nasce un’amicizia e forse qualcosa di più, ma il segreto della sua presenza coinvolge sia lei che i genitori di Frantz . E il suo ricordo condiziona la vita di chi ne piange la morte. L’ambientazione , ricostruita perfettamente, si sposta in Francia dove la storia trova il suo epilogo. Francois Ozon dopo averci provocato con pellicole come Una nuova amica e Giovane e bella , di tutt’altra ambientazione e significati si è proiettato in questa storia romantica e drammatica sulla scia dei “ grandi “ film in bianco e nero degli Anni cinquanta.