In scena dal 19 al 30 ottobre 2016
Il talento, la vitalità, l’ironia e l’animo tormentato di un’artista inquieta: per la prima volta sul palco del Sistina, Monica Guerritore sarà Judy Garland nello show End of the Rainbow, per la regia di Juan Diego Puerta Lopez, che mercoledì 19 ottobre inaugura la stagione 2016-2017 del teatro romano. Irresistibile, tragico e divertente al tempo stesso, questo musical scritto da Peter Quilter è un grandissimo successo internazionale che ha fatto letteralmente impazzire Broadway, perché regala al pubblico il ritratto sincero, gioioso e disperato di un’artista completa (attrice, cantante e ballerina) capace di far sognare, sempre circondata dal mondo dorato di lustrini e paillettes fino alla drammatica fine.
La prima delle grandi donne del ‘900 a cui il Sistina e il suo direttore artistico Massimo Romeo Piparo rendono omaggio nella stagione, questa splendida Judy Garland, esattamente come Evita Perón e Lady Diana che la seguiranno sul palco nei prossimi mesi, rappresenta un personaggio forte, una maschera sfaccettata e affascinante in uno spettacolo imperdibile, di cui Monica Guerritore è perfetta interprete e “mattatrice”. Per Il Sistina, che produce lo show, questa sarà dunque un’apertura di stagione all’insegna della qualità artistica, con una delle più straordinarie attrici italiane che, accompagnata in scena da un trio di musicisti, canterà dal vivo i più grandi successi dell’indimenticabile artista americana.
“Essere una star per me è stato facile… vivere è stato difficile”.
Judy Garland
Monica Guerritore: “Judy è innamorata pazza del suo giovane amante. E’ scoppiettante, folle, drammatica, stramba e tenerissima come solo una grande artista può essere e disperata come lo è una donna completamente sola nonostante i suoi innumerevoli amori. Tira avanti con quel che resta della sua voce e supplisce dando al pubblico la sua anima. La sua vita è la scena e lì canterà e morirà. Tra lustrini e paillettes”. “E’ un essere umano che mi commuove” – continua l’attrice – “e ringrazio Massimo Romeo Piparo per la sua idea di inaugurare il tempio della musical, il Sistina, con la star che di quel mondo era regina. End of the Rainbow racconta cosa c’è dietro le luci della ribalta che nascondono la vita di questi meravigliosi talenti. Ritrovo nella sua parabola la fine di altre donne, star fragili, inadeguate a sopportare tanta energia. Penso a Amy Winehouse, Whitney Houston, Edith Piaf. La stessa Evita che sta per andare in scena. Il corpo umano non sopporta tanta divinità. La sua solitudine è legata a un talento sconfinato, che non trova riparo negli uomini. Lo dice bene Sciascia quando scrive di Majorana: ci sono talenti che brillano come stelle e divorano il corpo stesso che li abita“.
Lo spettacolo si avvale della regia di Juan Diego Puerta Lopez, regista di punta nel panorama attuale e autore degli ultimi due spettacoli di Claudio Santamaria. Gli arrangiamenti musicali sono di Marcello Sirignano, talentuoso arrangiatore tra gli altri di Stefano di Battista e Nicky Nicolai. I costumi sono firmati da Walter Azzini e le scene sono di Carmelo Giammello.
Celebre fin da bambina con Il Mago di Oz, Judy Garland ha avuto una vita costellata di successi eppure mai felice fino in fondo, come se il suo talento fosse quasi una prigione. Con 5 matrimoni alle spalle (tra cui quello con Vincente Minnelli, da cui ha avuto la figlia Liza), ebbe tanti amanti e fu vicina al mondo gay, in cui trovò amici sinceri.
Il musical racconta la parabola dell’artista, svelando il duplice volto di una donna da un lato seducente e forte sul palco, dall’altro fragilissima e sola, tanto da aggrapparsi all’alcool e alle anfetamine fino a morirne ancora giovane, a 47 anni.
La trama: è Natale del 1968, siamo in una Suite dell’Hotel Ritz Carlton al centro di Londra. Judy Garland con il suo amico gay, pianista e compagno di tante avventure, Anthony (Andrea Nicolini) e con il suo nuovo giovane amante Mickey Deans (Alessandro Riceci) si prepara per una serie di concerti nella capitale londinese.
MONICA GUERRITORE
è
Judy Garland in
END OF THE RAINBOW
di Peter Quilter
Regia di JUAN DIEGO PUERTA LOPEZ
con
ALESSANDRO RICECI
nel ruolo di
Mickey Deans (marito)
ALDO GENTILESCHI
nel ruolo di
Anthony (pianista)
e con i musicisti
VINCENZO MELOCCARO
Sax/Clarinetto
STEFANO NAPOLI
Contrabbasso
GINO BINCHI
Batteria
Scenografia CARMELO GIAMMELLO
Costumi WALTER AZZINI
Luci STEFANO PIRANDELLO
Arrangiamenti MARCELLO SIRIGNANO
Consulenza Tecnico-musicale PAOLO DANIELE
Aiuto Regia LISA ANGELILLO
Traduzioni PENELOPE BUSSOLINO
Vocal Coach di Monica Guerritore MARIA GRAZIA FONTANA e LISA ANGELILLO
Grazie a GINO LANDI per i movimenti coreografici
Allestimento Scenico: MARCO PARLA’
Macchinista: FABIO PRISCA
Elettricista: EMANUELE DE ROSSI – GIOVANNI GRILLO
Fonico STEFANO GORINI
Sarta MILENA CORASANITI
Scene: L’Isola Trovata
Materiale Audio: JACKSOUNDRENT S.r.l.
Luci: GIANCHI S.r.l
Lo spettacolo è stato originariamente prodotto da Francesco Bellomo per “l’Isola Trovata”
Lista delle canzoni
“End of the Rainbow”
di Peter Quilter
I can’t give you anything but love (strumentale)
For once in my life
I belong to London
Medley
By myself
Get Happy /The trolley song
That’s entertainment
Smile
Fine 1 tempo
2 tempo
When you’re smiling
What now my love
Just in time
*Somewhere over the rainbow (voce sola)
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