Gigi Miràcol – viaggio on the road tra terra e poesia

di Margherita Filippeschi

Il documentario Gigi Miràcol di Dimitri Feltrin si muove lungo i sentieri della memoria e della terra, in un viaggio che è tanto fisico quanto interiore. Il protagonista, Luigi Antonioli, conosciuto come Gigi Miràcol, è un poeta errante, un vignaiolo nomade, un artista di strada che ha fatto della libertà il proprio codice di vita. Il film lo segue con sguardo discreto, restituendo un racconto che non è solo il ritratto di un uomo fuori dagli schemi, ma anche la riscoperta delle terre che attraversa, viste attraverso il suo sguardo, segnato da anni di lavoro nei campi e dal legame indissolubile con la natura.

La macchina da presa di Feltrin si fa compagna di viaggio, incastonando il volto e i gesti di Gigi in paesaggi di straordinaria bellezza: le vigne venete, le colline illuminate dalla luce naturale, i campi che si susseguono nel corso delle stagioni. Il ritmo del documentario segue quello della natura e dei suoi mutamenti, facendo della terra non solo un contesto ma una vera e propria co-protagonista.

Gigi vive in un camper, in costante movimento, e la sua esistenza diventa una mappa tracciata attraverso viaggi senza una meta precisa. Il documentario adotta lo stesso approccio: non c’è una narrazione rigida, ma un fluire di incontri, riflessioni e momenti di pura osservazione. La fotografia essenziale e il montaggio riflessivo creano un senso di immersione totale in questa dimensione sospesa tra passato e presente.

La colonna sonora, con le note jazz di Walter Bertolo e i brani in dialetto veneto dei Do’Storieski, amplifica il senso di appartenenza alla terra, aggiungendo un ulteriore livello di lettura a un racconto che parla di libertà, di scelte radicali, ma anche di solitudine. Perché in fondo Gigi Miràcol non è solo un road movie documentaristico, ma un’opera che riflette sul rapporto tra uomo e ambiente, tra radici e fughe, tra desiderio di appartenenza e bisogno di evasione.

Con uno sguardo autentico e privo di retorica, Dimitri Feltrin consegna un film che non si limita a raccontare la vita di un uomo, ma invita lo spettatore a seguirlo, passo dopo passo, tra le strade sterrate di un’esistenza vissuta senza rimpianti.

Author: redazione