Presentazione del libro “Ribaltamenti” di Franco Campegiani edito da D&M I Saggi, 2017,
di cui è in corso di stampa una nuova e arricchita edizione affidata a W Dreamers.
Sabato 7 settembre 2019 ore 18,00
presso lo Studio del pittore Carlo Grechi a Cerveteri, Via Santa Maria 8
INGRESSO LIBERO
Riprendono dopo una breve pausa estiva gli appuntamenti culturali proposti da Cultural∞mente.
Il poeta e filosofo Franco Campegiani regalerà una serie di riflessioni su quale sia il compito dell’uomo su questa terra e su quali falsi assunti si basi la società moderna, figlia di secoli di razionalismo, terminato nel nichilismo dopo la bancarotta delle ideologie.
Il villaggio globale ha relativizzato i valori, omologando il pensiero sulla ragione e settorializzando (cioè separando, dividendo) il sapere, che non è più un mezzo per arrivare alla sapienza ma un fine, spesso utilizzato per arrivare al potere e al controllo dell’uomo sulla natura o su altri uomini.
Franco Campegiani, fine poeta e saggista, suggerisce che l’unica via di uscita sia riprendere il contatto con il nostro vero Sé, con la nostra natura profonda (che è la scintilla divina ed eterna in noi) e tornare a una cultura dell’Essere. Riaprendo questo canale di ascolto (che è individuale), possiamo riappropriarci della sapienza arcana che è in noi, dormiente, e tornare ad una fase di creatività mitopoietica. La demitizzazione del mondo antico ha portato all’assolutismo relativistico incapace di offrire punti di riferimento e di generare vera cultura. L’uomo si è convinto di poter dominare il mondo (e lo spazio), rinunciando a se stesso.
Nessuna nostalgia per il passato, semmai per un equilibrio interrotto che può essere potenzialmente riproposto in qualsiasi contesto culturale.
Franco Campegiani suggerisce che la via sia la lotta interiore permanente, volta a raggiungere l’ ARMONIA DEI CONTRARI, unica strada per superare vuoi il monismo vuoi il dualismo conflittuale fra materia e spirito, e finalmente ascoltare in silenzio la nostra voce interiore (anima immortale, daimon) che è equilibrio in cui gli opposti possono essere trascesi e bilanciati, mantenendo la loro tensione originaria ed accettandoli per ciò’ che sono, ma cessando di esserne dominati.
Il vero libero arbitrio è scegliere di armonizzarsi alle leggi della natura. L’universo è pervaso e regolato da leggi intelligenti. Caos e causalità sono schemi della ragione umana; in natura necessità e libertà coincidono.
Scegliamo di venire al mondo per fare nella materia esperienze utili al nostro potenziamento spirituale; sperimentiamo la finitezza per sentire nostalgia e tornare al nostro vero Se’, rigenerando il nostro spirito. Apprendiamo mettendo in discussione razionalmente le leggi della natura, per poi riacquistarle riunendo materia e spirito dopo aver fatto esperienza dell’errore della separazione.
Archè è memoria dimenticata ma incancellabile, perché scritta nello spirito, non nella ragione. Lo spirito di Verità vive in noi, dobbiamo solo imparare a metterci in contatto ed ascoltarlo.
Archè è democrazia nel senso che è sapienza universale, identità originaria di quel “popolo” (umanità) che la Rivoluzione Francese aveva promesso di liberare ed ha invece cancellato. Archè è la sapienza arcaica del contatto con la terra ed il cielo e con la nostra natura. E’ quella natura arcaica (mitopoietica, appunto) che Pasolini cercò di mantenere viva.
La via per riaprire il contatto con il nostro vero se’ sarà anche l’oggetto della prossima conferenza di Cultural∞mente il 29 settembre a Ladispoli.