di Roberto Valentini
Quello che colpisce lo spettatore sin dalle prime sequenze è la discordanza di una storia che si svolge nel 1940 e le immagini di una città del giorno d’oggi. E’ invece quello che vuole il regista Christian Petzold : evitare la ricostruzione d’epoca con l’intento di rappresentare un qualcosa che può succedere anche oggi senza però modernizzare troppo i personaggi. Infatti in una Marsiglia contemporanea i protagonisti non sono retrò,ma neanche moderni, possono essere di ieri o di oggi. Petzold racconta la storia di un amore impossibile tra la fuga, l’esilio e il desiderio di fuggire oltreoceano. Quando le truppe tedesche sono alle porte di Parigi un rifugiato tedesco raggiunge Marsiglia con i documenti di uno scrittore che si è tolto la vita per fuggire alle persecuzioni. Ma è possibile iniziare una nuova vita in un altro luogo? Tutto è destinato a cambiare quando il protagonista incontra una donna misteriosa di cui si innamora. Una storia interessante con un finale inaspettato . Franz Rogowski è Georg, non è simpatico né accattivante, mentre Paula Beer, bella e affascinante è la misteriosa donna dello scrittore. Nelle sale il 25 Ottobre.