L’astronave Dardust è partita alla volta del Texas, dove sarà tra i pochi artisti italiani ad esibirsi nella cornice del celebre festival SXSW presentando il nuovo album acustico “Slow Is” in uscita il 17 marzo per INRI
Dopo due dischi di successo alle spalle che gli sono valsi l’ingresso nell’olimpo dei pianisti più ascoltati su Spotify con più di 3 milioni di riproduzioni e oltre 750 mila ascoltatori mensili, Dardust si prepara ad esportare il suo sound e la sua storia oltreoceano calcando il palco del prestigioso festival South by Southwest con il tasca il nuovo album “Slow is – Ballads for piano and string quintet lost in space”, già disponibile in preorder esclusivo suiTunes. Una settimana di appuntamenti cruciali per il side-project creato da Dario Faini dove si alterneranno senza soluzione di continuità il debutto internazionale di Dardust e la pubblicazione dello speciale spin-off acustico. “Slow Is” racchiude i brani più famosi della sua discografia trasformati in ballate per pianoforte e quintetto d’archi, impreziositi dall’aggiunta di due inediti frutto della collaborazione con Davide Rossi, autore storico degli arrangiamenti di Coldplay, Röyksopp, Goldfrapp e Jon Hopkins.
Anticipato dal nuovo singolo Lost and Found, presentato con un videoclip in esclusiva su La Stampa, “Slow is” verrà pubblicato il prossimo 17 marzo su etichetta INRI in collaborazione con Universal Music Publishing Ricordi e su distribuzione Artist First, a sole poche ore di distanza dalla più importante delle sue esibizioni al SXSW prevista per il 15 di marzo nel corso della serata Modern Composers presso la St. David’s Bethell Hall di Austin.
Guarda il video di “Lost and Found”
Con il primo Ep “7” Dardust si è presentato al grande pubblico come il pioniere del neo pianismo commisto all’elettronica Nord Europea e con il seguente “Birth” si è spinto a mostrare la sua anima più dark. Con questo nuovo lavoro invece interrompe ed allarga al tempo stesso gli orizzonti del suo asse musicale Londra – Berlino – Reykjavík: “Slow is” diventa una sfida a ripartire dal pianoforte per restituire ai brani più iconici della discografia di Dardust una dimensione alternativa, un nuovo spazio che purifica la composizione da soundscapes elettronici, arpeggiatori, sintetizzatori e rumori urbani sino ad ottenere un nuovo equilibrio ‘figura-sfondo’ che renda più magica la scrittura.
E’ proprio in questo mondo onirico fatto di corse dentro arpeggi infiniti, del suono di un ensemble d’archi sospesi tra nebulose e nuovi sistemi solari che arriva in aiuto del compositore Dario Faini il violinista e produttore Davide Rossi. Nascono così due featuring inediti: “Lost and Found” e “Gravity”, aggiungendo al lavoro un suono inconfondibile grazie al tocco del fuoriclasse torinese che da anni firma gli arrangiamenti di hit mondiali come Viva la Vida dei Coldplay muovendosi con agilità tra le collaborazioni con Royksopp, The Verve, John Hopkins, Rihanna, Alicia Keys.
Un disco che vuole essere prima di tutto una parentesi di riflessione nell’era delle playlist, dei social, dello streaming e dello “scroll” veloce e disimpegnato sui nostri smartphone, promotore di un ascolto emotivo vittima della nostra continua e passiva esposizione a stimoli visivi ed acustici, ma anche una rincorsa preparatoria all’allestimento di un nuovo spettacolo live che vedrà la sua Data zero il prossimo 28 aprile al Cotton Lab di Ascoli Piceno nell’attesa di annunciare i nuovi live europei.
– Prossimi appuntamenti –
15 marzo 2017 SXSW , Austin Texas – St. David’s Bethell Hall
16 marzo 2017 SXSW , Austin Texas – Flatstock Stage
28 aprile 2017 Ascoli Piceno, Cotton Lab – Ascoli Piceno
Biografia
Dardust è il primo progetto italiano di musica strumentale capace di unire il mondo pianistico minimalista all’attuale immaginario elettronico di matrice nord europea.
Dardust è un progetto ideato dal pianista, compositore e produttore Dario Faini che, partendo dalla scrittura di temi minimalisti, la impreziosisce con un soundscape di archi creati da Carmelo Emanuele Patti e con innovativi arrangiamenti elettronici curati insieme a Vanni Casagrande.
Dardust è un nome che vuole essere da una parte un ironico omaggio a Ziggy Stardust, il più celebre personaggio alieno incarnato da David Bowie, che ha ispirato l’immaginario “spaziale” di tutto il progetto e dall’altra un tributo al duo Dust Brothers divenuto celebre con il nome Chemical Brothers e l’ album di debutto “Exit Planet Dust”. La crasi tra il nome del fondatore Dario Faini e “Dust” racchiude così nell’ universo Dardust l’importanza di uno specifico mondo elettronico.
Dardust è una missione che attraversa l’asse geografico/musicale Berlino-Reykjavik-Londra e da questi luoghi riparte per la stesura di una trilogia discografica che vedrà ogni capitolo dedicato alle tre città ispiratrici, iniziando proprio con Berlino con la registrazione del disco di debutto “7” negli studi Funkhaus, tutt’ora caratterizzati da una specifica atmosfera e connotazione temporale.
Dardust è un sound crossover dal mood “pop” che va da Ludovico Einaudi ai Sigur Ros passando per il nuovo minimalismo dei compositori nord europei Olafur Arnalds e Nils Frahm, il tutto contaminato con incursioni elettroniche ispirate alle suggestioni electro-ambient di Jon Hopkins.
Dardust è un progetto multidimensionale che unisce l’emozione della musica classica con influenze elettroniche nordeuropee, in una cornice live di sorprendenti effetti visual.
Candidato da MTV come best new generation electro e agli MTV awards 2015 alla Villa Reale di Monza, nel corso dell’anno non è mancato l’aspetto live che lo ha visto esibirsi sia in full set elettronico aprendo ad artisti del calibro di Bluvertigo, Of Monsters and Men, Gui Boratto e Interpol all’interno di grandi festival, sia nel set semi-acustico in scenari di grande eleganza come il museo d’arte moderna e contemporanea di Roma. “7 remixed” – release dei brani di 7 remixati uscito in collaborazione con La Valigetta – ha ricevuto grande consenso da pubblico e critica: artisti come Diplo hanno apprezzato le composizioni svolte, BBC lo ha inserito all’interno della propria sezione BBC music. Dardust nello stesso periodo si è cimentato nel remix di Cat On Tin Roof dei Blonde Redhead, ricevendo ampio consenso anche da parte della band. L’Islanda è la seconda tappa del suo percorso: a Novembre 2015 presso il Sundlaugin studio a Reykjavik, già noto per i lavori dei Sigur Ròs, è iniziato il lavoro di composizione e registrazione del secondo album “Birth” fuori in anteprima esclusiva per Spotify nel marzo 2016. Un Ep di conferme e nuovi traguardi che ha fatto emergere l’anima più spudoratamente dark ed elettronica di Dardust, messa in evidenza dalla collaborazione con SBCR aka Sir Bob Cornelius Rifo nel singolo “Take the Crown”. Dall’uscita di “Birth” Dardust è stato inserito in numerose playlist ufficiali di Spotify ed è ad oggi campione di ascolti sulla piattaforma con più di 750 mila ascoltatori mensili e oltre 3 milioni di riproduzioni, numeri che lo inseriscono di diritto nell’Olimpo dei pianisti più ascoltati al mondo. Tra gli appuntamenti live di maggior rilievo la partecipazione ai prestigiosi festival internazionali Eurosonic Noorderslag (Groningen) e al SXSW (Austin).
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