In arrivo a Viterbo il terzo modulo del master DIBAF per “Narratori di comunità”. Pronti a “far fuoco” congiunto, da venerdì 10 a domenica 12 marzo, gli uomini di Banda del racconto insieme con i docenti dell’Università degli studi della Tuscia.
Si parlerà del caso urbanistico di San Martino, del lavoro a Tarquinia a cavallo tra prima e seconda metà del secolo XX nonché del borgo “fantasma” di Celleno Vecchio. Anche stavolta il verbo “parlare” andrà inteso per difetto: a parte la consueta lezione frontale infatti, sono previste una visione “parlata” dei docufilm prodotti dalla Banda e un’uscita sul campo a San Martino in compagnia dell’attore e regista Pietro Benedetti.
Si parte venerdì pomeriggio, appuntamento alle 15.00 in aula blu di Agraria (al Riello), con la lezione di Ida Catalano, docente Unitus di Storia del restauro e della critica d’arte: che proporrà un’intrigante lettura dello sviluppo urbanistico di San Martino al Cimino come “riscrittura” di segno borrominiano. A seguire, gli apprendisti narratori parteciperanno a un workshop di dibattito e approfondimento sui temi trattati. Chiuderà i lavori il consueto “Sugo co’ le rigaje”.
Sabato mattina invece, a partire dalle 9.00 (sempre in aula blu), proiezione di due docufilm targati Banda del racconto 2015-‘16: “Tarquinia ‘900 – Una comunità allo specchio dei racconti” e “La memoria in scena – Vite ricordi racconti di Celleno vecchio” prodotti da Banda per conto rispettivamente dell’Università agraria della cittadina maremmana e per il Comune della Teverina. Approfondimenti su questioni, “poetiche” e metodiche dell’intervista video saranno proposti da Marco D’Aureli e Antonello Ricci.
Nel pomeriggio (a partire dalle 14.00) gli apprendisti narratori passeggeranno per strade e piazze di San Martino: a ritrovare i luoghi della lezione di Ida Catalano, ma anche – e soprattutto – per esplorare en plein air il delizioso borgo e iniziarsi al contempo ai primi rudimenti pratici di una “liturgia” della parola pubblica itinerante. In compagnia del maestro Pietro Benedetti: echi rimbalzi ridondanze tra parola e voce, tra corpo e spazio urbano. Chi per l’occasione volesse raggiungere il gruppo e partecipare ai lavori sarà il benvenuto (appuntamento sul sagrato dell’abbazia).